Della difesa del diritto internazionale e della cittadinanza universale globale ONU
La guerra in Palestina avrà fine allorchè America e Russia saranno d’accordo sulla spartizione e gestione di Gaza e della Crimea, due punti nevralgici per il controllo del Mediterraneo.
Dalla notte dei tempi sono i luoghi più caldi e sempre oggetto di ambizioni di qualsiasi impero, dal Persiano al Romano, dalla Germania, Inghilterra, Francia ed ora America e Russia.
L’America da anni ambisce a dominare definitivamente il mare dal Kwait a Gaza.
La Russia al di là, sino alla Crimea.
E l’Italia è al centro, portaerei meravigliosa nel Mediterraneo, ambita anch’Essa da tutti, prima dai Francesi Spagnoli Austriaci Chiesa e poi da Tedeschi ed Americani, spartendola e dividendola nuovamente, con golpe colpo di stato militare, facendone tragico teatro di guerra durante la seconda guerra mondiale.
Ora, la partenza della Flottilla, proprio dall’Italia, con l’Eni che contemporaneamente sta per chiudere con i Palestinesi accordi per lo sfruttamento del gas scoperto dagli Inglesi nel mare davanti a Gaza, è il grido che si è levato dai Cittadini Universali ONU, del libero arbitrio dei Popoli e della loro autodeterminazione.
La Flottilla ha dimostrato che si calpestano, da parte di tutti i governi del mondo, Italia compresa, il diritto internazionale ed i diritti umani, ha dimostrato che la cittadinanza universale esiste, fondata sul diritto, sull’afflato compassionevole tra i Popoli, contro la cinica ed assassina lex mercatoria che in questo momento sembra predominare, sed non praevalebunt.
La Flottilla ha rischiato tantissimo, basti pensare al nostro amato e povero Giulio Regeni, in Egitto, che capitò nel luogo sbagliato al momento sbagliato, vittima di un intrigo internazionale, ancora una volta di mezzo l’Eni ed i suoi accordi commerciali.
E’ stata accettata da tutti i contendenti la proposta di piano coloniale con protettorato inglese, spietata occupazione coloniale della striscia, a discapito del Popolo Palestinese, ridotto a non avere aspirazioni politiche, nel senso più alto di cura della polis, ma che desidera solo che cessino fame sete e morte per i bambini.
Adesso, dopo tanto urlare al terrorista, sicuramente vedremo gli stessi attentatori di ottobre sedersi al tavolo degli accordi.
E’ ancora una volta la battaglia economica sulle fonti energetiche ed il controllo dei traffici marittimi, che si stanno combattendo a Gaza ed in Crimea, ed ancora una volta, come in Egitto, l’Italia è protagonista poichè da una parte arma e dall’altra stipula accordi commerciali con l’altro schieramento.
Ma c’è da tener conto di Inghilterra ed USA che non si fanno sicuramente mettere da parte.
Dobbiamo solo sperare cinicamente che America e Russia si mettano d’accordo il prima possibile su Crimea e Gaza, per far cessare il deliberato assassinio di civili ucraini e palestinesi?
A questo ci hanno ridotto, a non poter urlare che il diritto internazionale è sotto attacco, ci stanno costringendo a barattare la vita con i loro accordi economici e finanziari, che diventano intoccabili, questo è ricatto ed estorsione delle super potenze finanziarie ed economiche che stanno costruendo, con una raffinatissima guerra normativa, un alternativa all’ONU, non fondata sul diritto ma sul potere la prepotenza e la legge del più forte, precipitando l’Universo in un baratro che ci porterebbe indietro alla caverna di Platone.
Ma noi, chiamati a difendere il diritto internazionale, dobbiamo continuare a far luce sulle violazioni del diritto che si stanno perpretando.
Stanno screditando la Corte internazionale, fuorilegge che dovrebbero solo nascondersi od essere arrestati parlano i consessi come l’ONU che dovrebbe essere la casa del Diritto e della Giustizia universali.
Tolgono fondi all’ONU per evitare che si porti sviluppo e pace.
Nell’accordo proposto di colonialismo anglo americano a Gaza l’ONU compare in modo residuale e marginale, dove sono i Caschi Blu? Dove è il diritto internazionale? Dove sono i diritti umani?
E’ tutto anticostituzionale!
Sed non praevalebunt, finchè ci saranno donne e uomini, Cittadini Universali, che ragioneranno con la loro mente, con pensiero critico, in libertà e giustizia.
Il pensiero di ogni singolo essere vivente è e sarà sempre libero, indomabile, incontenibile, e questo ci dà la speranza e la forza di andare avanti.
Cogito, ergo sum, e finchè avremo respiro saremo sempre liberi di pensare e mormorare eppur si muove.
Avv.Margherita Iantosca